Un bel libro della Dunne sull'amore, sull'amiciza e non solo. Si può amare una persona più di se stessi e non arrivare a conoscerla fino in fondo, lasciarsi sfuggire tanti particolari persi nella quotidianità, che ne fanno una donna o un uomo a noi sconosciuti? E' vero amore? Per la Dunne sì.
William segue le tracce di Julia, scomparsa improvvisamente, fino ad imbattersi in eventi inaspettati e drammatici in cui è stata coinvolta prima del loro incontro. Questi eventi non sono passati senza lasciare tracce neanche in Julia, che fugge in India più per essere ritrovata, che per ritrovarsi.
Solo quando il suo uomo la raggiunge dopo una lunga ricerca, infatti, attraverso l'accettazione da parte di lui del suo passato, la protagonista a riesce ad accettarsi fino in fondo e ad guardare ad un futuro insieme.
Nel libro si intrecciano sentimenti complessi e temi profondi, come il coinvolgimento di terzi nella più difficile delle scelte, quella di mettere fine alla propria vita, o il rapporto madre-figlia, segnato dalla morte precoce del padre.
Ma la prosa della Dunne è leggera ed il libro si legge tutto in un fiato. Peccato per l'India, come meta di una fuga è una scelta un po' banale per pagine molto belle.
A me (Sergio) non è piaciuto: si legge come un giallo per capire come va a finire. Ma come giallo non vale nulla e, pagina per pagina, non si gusta affatto: lungo, ripetitivo, tutto sommato superficiale.
Per saperne di più sull'autrice vai a catherinedunneauthor.com
A me (Sergio) non è piaciuto: si legge come un giallo per capire come va a finire. Ma come giallo non vale nulla e, pagina per pagina, non si gusta affatto: lungo, ripetitivo, tutto sommato superficiale.
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