giovedì 29 giugno 2017

I signori della sete / L'appalto



Due bellissimi gialli di Sergio Grea, uno scrittore molto interessante. I signori della sete è ambientato nelle ex colonie italiane del Corno d'Africa. L'appalto in Uzbekistan. Due storie complicatissime e appassionanti che si sviluppano su scenari assolutamente reali: soldi, petrolio, acqua, politica, fondamentalismi vari, tribù e quant'altro. I contesti sono roventi: Islam, nazionalismi, multinazionali, burocrati, tecnocrati, tiranni e politici si combattono con colpi bassi.




Sergio Grea

Sergio Grea è stato consigliere delegato di Shell Italia e vicepresidente dell'Unione petrolifera. Ha lavorato molti anni fuori Italia, in particolare in Africa e Estremo oriente. Si è laureato in Economia a Genova e poi ha studiato alla Stanford University di Palo Alto e alla Manchester Business School. Dal 1960 fino al 1998 è stato dirigente di varie società del gruppo Shell lavorando molto spesso all'estero. Ha ricoperto ruoli nell'Unione Petrolifera Italiana e nella Camera di Commercio Internazionale. Dal 1999 al 2005 è stato consigliere e poi presidente ed amministratore delegato di Dipharma. Dal 1995 è professore all'Università di Genova, la città in cui è nato nel 1953. Ha scritto molti libri rosa con lo pseudonimo di Angela P. Miller.


In un'intervista ha dichiarato:


"Da dieci anni scrivo romanzi di intrattenimento. Ho cominciato per caso, scrivendo qualcosa che poi tenevo nel cassetto, mia moglie l'ha visto e l'ha spedito a una rivista. È cominciato tutto così. Poi, ho creato uno pseudonimo, che è l'anagramma del nome di mia moglie. Ho cominciato quasi per scherzo, ma è diventata una cosa molto bella. Gli ingredienti? Un po' di emozioni e un po' d'avventura. Ho viaggiato molto, e ambiento i romanzi che scrivo nei posti che ho visto, tentando di ricrearli. Così, le mie storie sono anche in parte autobiografiche. Ho cominciato con i romanzi rosa, ma l'ultimo è più un thriller. Man mano che ho continuato a scrivere, ho inserito elementi di giallo, di avventura. Molti romanzi li ho ambientati durante la guerra del Vietnam, perché ho vissuto molti anni in quel paese. Ho cominciato con storie molto semplici, brevi. Poi sono andato verso romanzi più complessi, storie più intricate, che mi sono costate molta più fatica, ma mi hanno dato anche molta più soddisfazione. Letture preferite? Amo tantissimo un autore inglese, Cronin, che era molto noto alla mia generazione. Mi piacciono moltissimo gli americani come Steinbeck e Faulkner, che non scrivono storie d'amore. Ma l'amore lo si può far rientrare comunque, perché l'amore è ovunque. Basta che l'ambientazione sia credibile. Per esempio Via col vento è una grande storia d'amore con una grande ambientazione. Secondo me romanzo rosa è una definizione penalizzante. Trovo più adeguata quella di romanzo di intrattenimento. Bisogna far compagnia, far divertire e sognare. Il lieto fine ci vuole, ma non basta. I protagonisti devono avere uno sfondo importante, che permetta anche ai lettori di riconoscersi".


Ha scritto: L'appalto nel 2012, I signori della sete nel 2009, Saigon, addio nel 2005.




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