giovedì 18 luglio 2019

I pazienti del dottor Garcia




Guerra di Spagna, 1936. Una lettura strepitosa. Personaggio affascinanti. Madrid è sotto le bombe dell’esercito nazionalista (quello di Franco). Guillermo García Medina presta soccorso ai combattenti repubblicani, imparando a praticare le prime trasfusioni di sangue. A casa sua si rifugia la vicina e amica d’infanzia Amparo Priego, seducente e sfacciatamente falangista, a cui lo lega un sentimento ambiguo e fortissimo. Ma Guillermo è consapevole che all’entrata in città delle truppe di Franco il loro legame è destinato a dissolversi e che lo aspetta il plotone d’esecuzione. A salvarlo, offrendogli il lasciapassare per una nuova esistenza, è il più illustre dei suoi pazienti, un uomo misterioso che nel corso di una convalescenza fatta di conversazioni e partite a scacchi è diventato il suo migliore amico: Manolo Arroyo Benítez, spia di mestiere e vocazione. La missione principale dei due amici, negli anni della Guerra fredda, sarà quella di smascherare un’organizzazione clandestina volta a far espatriare i criminali del Terzo Reich, sottraendoli alla condanna. A dirigerla, dal cuore della capitale spagnola, è una donna di nome Clara Stauffer, nazista e falangista. In una fitta trama di infiltrazioni, missioni in incognito o sotto falsa identità, tra criminali di guerra e grandi tesori trafugati, Almudena Grandes scrive un thriller storico memorabile.



ALMUDENA GRANDES



Nel 1989 ha pubblicato il suo primo romanzo Le età di Lulù, tradotto in 19 lingue, che le è valso il Premio La sonrisa vertical. Da questo suo primo romanzo è stato tratto l'omonimo film diretto da Bigas Luna. Nel 1991 pubblica Ti chiamerò Venerdì, che però non ebbe grande successo. Riscontro di critica ebbe nel 1995 Malena un nome da Tango, portato al cinema da Gerardo Herrero. Un altro film a opera di Juan Vicente Córdoba viene tratto dalla raccolta di racconti Modelli di donna del 1997, anno in cui riceve in Italia il Premio Rossone d'oro. Nel 1998 ha pubblicato il romanzo Atlante di Geografia Umana, tradotto in Italia nel 2001.

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