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martedì 27 marzo 2012

Venivamo tutte per mare*




Con questo libro, che ha avuto un grande successo a livello mondiale di pubblico e di critica, come testimoniano i numerosi premi vinti, l'autrice, Julie Otsuka, apre uno squarcio sulla drammatica migrazione delle cosiddette "spose in fotografia", rimasta finora seppellita sotto i lunghi kimoni delle donne del Sol Levante.        
Pagina dopo pagina, si infrange la grande illusione di tante giovani giapponesi, che lasciano la loro terra per andare spose di sconosciuti oltreoceano, seguendo la fragile speranza suscitata da una foto e da una lettera menzognera perlopiù scritta da altri. 
Con uno stile del tutto personale, vengono descritti i tanti destini paralleli di donne che scoprono, in modo talvolta drammatico, di essere state vittime di un inganno, ma, nonostante questo, piegano il capo senza mai ribellarsi.
E quando subentra la rassegnazione, quando l'amaro della disillusione si fa meno aspro, arriva l'attacco di Pearl Harbour e quella deportazione in massa del popolo giapponese voluta dal Governo americano, per tanto tempo coperta dal silenzio.   
Quando si compra il libro le aspettative sono molte e alla fine si rimane un po' delusi, ma le spose in fotografia e la carica emotiva che l'autrice mette nella sua scrittura non si potranno mai dimenticare.  


incipit del libro
Booktrailer;
Il sito dell'autrice
Intervista con l'autrice

lunedì 26 marzo 2012

Finché vita non ci separi *




Il romanzo è un thriller psicologico in cui si incrociano i destini di tre protagonisti, Pollv, la "cattiva", Rose, la "buona" ed il marito di lei, Garreth, uno scultore non del tutto risolto.
Rose vive nel suo sogno, dal quale non si vuole svegliare: una grande casa di campagna, una marito che, dopo un'inevitabile crisi, pensa di aver recuperato, due figli adorabili.
Ma si tratta di un sogno fragile, che crolla miseramente con l'arrivo di Polly,  appena rimasta vedova.
Polly, amica del cuore dai tempi della gioventù, ex rockstar ed ex tossicomane, si intrufola nel mondo ben protetto di Rose e distrugge tutto quello che incontra senza rispetto né pietà alcuna. 
Sua complice è la stessa Rose, che finge di non vedere ciò che sta accadendo alla sua vita, replicando così quel modello comportamentale, che le aveva permesso fino ad allora di tenere in piedi il suo sogno d'amore.
L'autrice è molto brava nel descrivere questi rapporti morbosi e malati, dove la dipendenza della vittima dal carnefice è così forte da rimuovere ogni evidenza e trovare ogni giustificazione, tanto da suscitare nel lettore sentimenti di rabbia e di impotenza soprattutto verso Rose, che pagina dopo pagine si aliena la simpatia iniziale.  
Più che il colorarsi di "giallo" della vicenda, la vera protagonista del libro diventa così l'amicizia, con le sue macchie d'ombra che non sempre si riesce a fugare, con i suoi rapporti sottesi di potere che si adattano alle diverse situazioni.
Da leggere, ma non per rilassarsi.... 
     


trailer