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lunedì 27 gennaio 2014

Argento vivo / Il gioco delle tre carte




Due gialletti piacevoli e veloci. Scritti bene da Marco Malvaldi, allegri, leggeri. Un po' alla Vitali, anche se siamo da tutt'altra parte e la parlata è del tutto diversa. Personaggi ben descritti, ambiente verosimile.
Il gioco delle tre carte è la seconda avventura dopo quella raccontata in La briscola in cinque, la squadra di investigatori del BarLume di Pineta, detto anche «l’asilo senile». 
In Argento vivo, invece, la storia di una rapina a uno scrittore famoso è il cardine del racconto. Così come una mitica Peugeot 206 color argento. Intorno personaggi convincenti: uno scrittore in crisi, un giovane ingegnere avido lettore, una bella agente di polizia rumena, un vecchio editore e una giovane editor.

Marco Malvaldi, nato a Pisa nel 1974, di professione chimico, ha pubblicato (La briscola in cinque, 2007; Il gioco delle tre carte, 2008; Il re dei giochi, 2010; La carta più alta, 2012; Odore di chiuso, 2011, Milioni di milioni, 2012; e Argento vivo, 2013.



mercoledì 15 gennaio 2014

L'amore bugiardo*


Lei è la ragazza perfetta, bella, spigliata, battuta pronta, figlia di uno scrittore di successo che ha reso Amy, protagonista dei suoi libri, una leggenda americana. Lui un figo, giornalista, bello. Sono felici, innamorati, pieni di futuro. Qualche anno dopo però tutto è cambiato. Da Brooklyn a North Carthage, Missouri. Da giovani professionisti in carriera a coppia alla deriva. Amy e Nick hanno perso il lavoro e sono stati costretti a reinventarsi: lui proprietario del bar di quartiere accanto alla sorella Margo, lei casalinga in una città di provincia anonima e sperduta.
E qui inizia il giallo. L’amore bugiardo (Gone girl), di Gillian Flynn, è un thriller costruito su una serie di rovesciamenti e colpi di scena che mettono sul tavolo dell’anatomopatologo il rapporto di coppia. Ben scritto, brillante, intrigante, con due io narranti: lei e lui (Nick e Amy). Ti inchioda alla lettura e il finale è a sorpresa.

Gillian Flynn è nata nel 1971, è cresciuta a Kansas City, nel Missouri, e vive a Chicago con il marito, il figlio e un grosso gatto. Sta lavorando alla sceneggiatura di Gone Girl, che sarà prodotto e interpretato da Reese Witherspoon nel ruolo della protagonista. Ha pubblicato: Sharp Objects (2006), Dark Places (2009), and Gone Girl (2012).


sabato 4 gennaio 2014

Le stelle brillano a New York*

Un bel libro “Le stelle brillano a New York”: inizia debolmente e poi cresce, cresce, aggancia, convince, interessa. Il suo rischio è proprio quello di deludere all’inizio e di perdere il lettore. Ma se si resiste si è soddisfatti della lettura perché i personaggi ci sono, la storia (o le storie) anche. Si passa dal Kansas a New York. C’è la giovane bella e irrequieta, ostinata e ambiziosa, Louise Brooks,  che sogna le luci di Broadway  e che diventerà una delle prime star del film muto; c’è la donna, la protagonista, Cora Carlisle, moglie e madre modello, ligia alle convenzioni e c’è un viaggio che diventa l'occasione unica per scavare nel passato e scoprire la sua verità fino a cambiare il suo futuro. Personaggi scavati nel profondo, ambientati nell'America a cavallo delle due guerre, descritti con intelligenza da Laura Moriarty, che fanno la qualità e la modernità di questo romanzo.

L’autrice è nata a Honolulu nel 1970, ha studiato alla Università del Kansas, dove vive.


Stoner*


Un successo editoriale questo libro di John Williams, Stoner, che ha suscitato anche qualche critica. Un libro piatto, perché racconta la vita di un uomo piatto, ma molto profondo, perché scava nelle menti dei personaggi fino in fondo.  
William Stoner non si allontana mai da Booneville, il piccolo paese rurale in cui è nato, fa per tutta la vita il professore nella stessa università, per 40 anni è infelicemente sposato alla stessa donna, ha sporadici contatti con l'amata figlia e per i suoi genitori è un estraneo, per sua ammissione ha soltanto due amici, uno dei quali morto in gioventù.
Ma John Williams fa della vita di William Stoner una storia profonda e amara. Nato in una piccola fattoria vicino a Columbia sembra destinato ad allevare mucche e maiali e a lavorare la terra con il padre e la madre. Ma il padre lo manda a studiare Agraria per farne un agricoltore moderno. Peccato che la poesia e la letteratura lo folgorino. Così come lo folgora Edith, bella ragazza, ma tragica compagna.
Mezzo secolo, due guerre mondiali, crudeltà e insensatezze, il tempo che passa troppo in fretta e che sembra scivolare via senza lasciare traccia e, tutto sommato, senza particolare significato, fuori dal piacere, "triste e ironico", che "alla lunga tutte le cose – perfino ciò che aveva imparato e che gli consentiva quelle riflessioni – erano futili e vuote, - svanivano in un nulla che non riuscivano ad alterare". Sullo sfondo la letteratura inglese tra Due e Cinquecento, che sembra lontanissima e priva di senso.
E poi un amore, anch'esso raccontato con la massima asciuttezza e la massima intensità insieme: “Lussuria e conoscenza. È il massimo che si può avere, giusto?”