L’inverno del mondo è il titolo del secondo volume della trilogia The century di Ken Follett. Nel precedente, La caduta dei giganti, iniziava la storia di cinque famiglie al centro dei grandi eventi dell'inizio del secolo (la doppia Rivoluzione Russa, la caduta dell’impero Austrungarico e la Prima Guerra Mondiale). Nell’Inverno del mondo la narrazione riprende da dove si era interrotta nel libro precedente e ha per baricentro Londra, Berlino, Mosca e Washington, con sfondo della guerra di Spagna, il successo dei fascismi, le colpe della social democrazia (inglese, americana e tedesca), Pearl Harbor, Hiroshima.
Carla von Ulrich è la figlia di Lady Maud Fitzherbert e vive in Germania l'ascesa di Hitler, l'amica inglese di Maud, Ethel Leckwith, formidabile figura letteraria, e suo figlio Lloyd vivono nei tentennamenti filo fascisti della Gran Bretagna conservatrice. In America, i due fratelli americani Woody e Chuck Dawer affrontano la situazione in maniera diversa: uno decide di arruolarsi nell’esercito mentre l’altro entra in Parlamento e si dedica alla vita politica.
Il racconto attraversa un pezzo di storia e spiega eventi con precisione documentata, come le tragiche responsabilità sovietiche nella sconfitta della guerra di Spagna. Una lettura che cattura la pancia e fa bene alla testa. Alle descrizioni puntuali e dettagliate di luoghi e personaggi - che rivelano un attento lavoro di ricerca e di documentazione - si alternano passaggi dal ritmo del "giallo" che tengono col fiato sospeso.