Un libro “leggero” perfetto questo di Anthony Capella: Londra, 1896, un giovane pigro, decadente che conduce un’esistenza da esteta, tra oppio, vaghe aspirazioni letterarie, capricci d’eleganza e languidi incontri con donne di facili costumi. Ma il bohémien ha un palato molto sensibile, un naso d’oro e una penna felice. Così Pinker, un mercante di caffè, lo assume e gli presenta la figlia, Emily, una suffragetta impegnata nelle prime battaglie per i diritti civili di Oltre Manica. Tra un caffè e l’altro si finisce nelle piantagioni d’Africa sulle orattalme di Rimbaud.
C’è l’amore, il sesso, la poesia, l’avventura, quasi un lieve giallo. Tutto quello che deve esserci.
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